Si inizia con la pappa!
Si inizia con la pappa !
Verdiana Ramina, dietista
Care mamme e papà,
ormai il vostro piccolo dopo mesi e mesi di latte (di mamma o artificiale) inizia ad essere incuriosito da quello che vede tutti i giorni sulla vostra tavola. È giunto quindi il momento di portarlo davvero a tavola con voi e partire quindi con lo...
Svezzamento/alimentazione complementare
È giusto però che vi ricordi che il momento in cui si inizia ad introdurre gli alimenti è un processo graduale che inizia per piccoli step.
Prima di darvi alcune indicazioni pratiche vi ricordo che l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il nostro Ministero della Salute consigliano di aspettare i 6 mesi circa del bambino per iniziare con gli alimenti solidi.
A questo parametro vanno aggiunti anche altre valutazioni che è bene fare:
* Valutare se il bambino ha perso il riflesso di estrusione
* Valutare se il bambino riesce a rimanere seduto in maniera autonoma
* Valutare se il bambino è veramente interessato al cibo
Questi parametri possono non essere presenti tutti contemporaneamente e questo quindi ci indica che l’inizio dei solidi può avvenire magari anche con qualche settimana di ritardo.
Non vi dovete spaventare, è piuttosto normale che un bambino a 6 mesi compiuti non sia ancora del tutto pronto, il mio consiglio è quello di iniziare a portarlo a tavola con voi e fornirgli dei piccoli pezzettini o cucchiaini (molto piccoli!) di cibo per i primi assaggi.
Le posate in questo momento non sono uno strumento che il bambino potrà gestire in autonomia quindi per il momento accantoniamo questo discorso in favore di quello relativo alle stoviglie più adatte.
Ammettiamolo, scegliere tra i vari accessori del comparto food può essere davvero difficile per un genitore alle prima armi, sembrano tutti così “giusti” per il vostro bambino che rimane solo l’imbarazzo della scelta. In verità non tutti gli strumenti sono adatti all’età dei vostri bambini e qui in questa piccola guida ti propongo una piccola selezione delle stoviglie più adatte per cominciare.
Vediamo innanzitutto di analizzare un po' le diverse tipologie di materiali usati:
Gli accessori per l'alimentazione del bambino sono più comunemente disponibili in silicone, acciaio inossidabile, bambù e plastica.
PLASTICA
È il materiale più conosciuto e utilizzato grazie alla sua durevolezza, ma attenzione: L'American Academy of Pediatrics (AAP) ha pubblicato delle raccomandazioni sull'uso di utensili, contenitori, piatti e ciotole di plastica poiché sostanze chimiche come BPA e Ftalati sono considerate dannose. Per questo è importante valutare sempre l’acquisto di prodotti sicuri che non contengano BPA e Ftalati.
Ti consigliamo di non riscaldare i cibi direttamente in questi piatti inseriti in microoonde, ma di usarli solo per servire i cibi.
B I O P L A S T I C A
Una valida alternativa alla plastica è la BIOplastica (o MaterBi): un materiale robusto come la plastica ma che deriva da materie prime vegetali rinnovabili e del tutto privo di sostanze chimiche nocive.
ACCIAIO INOSSIDABILE
L'acciaio inossidabile è una delle raccomandazioni dell'AAP come buona alternativa alla plastica. È forte e indistruttibile resiste anche all'usura ed è sostenibile.
SILICONE
Non reagisce con cibi o liquidi, è sicuro da usare per servire cibi caldi e sorprendentemente è adatto al microonde e alla lavastoviglie! È resistente alle macchie e antiaderente, perfetto per lo svezzamento guidato dal bambino perché è così facile da pulire quando le cose si fanno un po’ disordinate!
...Da cosa iniziamo?
Quando si tratta di ciotole e piatti, le cose che cerco sono opzioni facili da pulire, che si attaccano molto bene al seggiolone in modo che non si muovano, siano durevoli nel tempo (e quindi sostenibili a livello ecologico), resistenti all'usura, lavabili in lavastoviglie e soprattutto realizzati con materiali non tossici (senza BPA).
Se avete deciso di avventurarvi alla scoperta del cibo con il vostro bambino lasciandoli una minima autonomia e quindi scegliendo la metodica autosvezzamento, sarà indispensabile per lui scegliere un “tappettino” magari in silicone che possa fungere da piatto.
La superficie piana e senza bordi permetterà al bambino di sperimentare il cibo senza ostacoli.
Vi ricordo che a 6 mesi il bambino può utilizzare la presa palmare che necessita quindi di avere un piano di lavoro libero per afferrare al meglio il piccolo boccone.
Con questo tappettino il vostro bambino a circa 6 mesi sarà libero di sperimentare i piccoli pezzi di cibo forniti in sicurezza e voi avrete comunque una superficie pulita dove poter appoggiare il cibo per il piccolo.
Esistono anche le varianti del tappettino con ciotola incorporata, queste andranno opzionate più avanti quando il bambino passerà dalla semplice sperimentazione dei piccoli assaggi alla consumazione vera e propria del suo piccolo pasto quindi intorno ai 9 mesi.
Il cibo al suo interno deve essere facilmente riconoscibile per il piccolo.
Per questo è bene scegliere un set di piatti che abbia un colore omogeneo.
Quando il piccolo diventa più grande allora largo alla fantasia, sarà possibile dunque passare a set piatti con piccole fantasie che trasformano il momento del pasto anche in un momento simpatico, magari raccontando una storia.
Il consiglio che do sempre ai genitori che seguo nel percorso dello svezzamento è quello di spostare l’attenzione dal piatto, non concentrarsi su quello che mangia o meno il bambino, lasciare che sia lui stesso a sperimentare da solo l’approccio con il cibo, voi al massimo potete raccontare loro una bella storia di fantasia magari prendendo come soggetto il personaggio raffigurato nel piatto.
Questo darà modo al bambino di sperimentare un momento piacevole legato al piatto ma anche ricco di “fantasia” quella che di fatto mettete voi in cucina nella preparazione dei piatti e raccontando come in questo caso una storia.
I bambini amano le storie anche a tavola ;-)
Per ultimo possiamo menzionare anche il piatto a scomparti.
Questa tipologia di piatto va utilizzata sicuramente con svezzamento/alimentazione complementare ben avviata. Quando il bambino ha superato i 9 mesi, è in grado di alimentarsi con alimenti solidi e consistenze ben definite e soprattutto ha fatto pratica di autosvezzamento utilizzando quindi la presa a pinza (per presa a pinza si intende la presa che il bambino attua con pollice e indice) per mangiare in autonomia il cibo.
Il piatto può quindi essere presentato e composto con i vari alimenti in modo separato.
Questa opzione però ricordo non è necessaria per avviare un buon svezzamento, è solo un modo diverso di presentare il cibo.
Ci possono essere dei vantaggi nell’utilizzare un piatto diviso, specialmente se vuoi offrire in contemporanea più cibi per evitare magari che il bambino mangi solo un alimento senza assaggiare poi gli altri. Però è indubbio che crescendo e quindi diventando grande il bambino dovrà comunque passare ad un piatto liscio senza comparti e quindi questa abitudine non va poi portata avanti nel tempo per non creare una netta divisione tra quello che è il piatto del bambino e quello che invece è il piatto dei genitori.
Tutte queste indicazioni sono semplici consigli che vi voglio dare, se volete cominciare usando il classico vassoio del seggiolone potete farlo tranquillamente, così come l’utilizzo di semplici ciotoline che avete in casa andranno ugualmente bene, ricordatevi che a fare davvero la differenza in questo meraviglioso viaggio alla scoperta degli alimenti saranno il tuo bambino, la sua voglia di scoprire il mondo e la vostra serenità nell’affrontare questo percorso insieme senza paure e senza ansie.
Non ti resta che cominciare...
Buon inizio svezzamento/alimentazione complementare!