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Gioco autonomo e rotazione giochi
con @saraghirelli_
Il gioco per il bambino è un lavoro: può stancare, fisicamente e mentalmente. Il bambino può perdere interesse, può fare fatica: non per tutti i bambini il gioco autonomo si sviluppa allo stesso momento. Cosa può fare l’adulto per facilitare l’evolversi di questa competenza?
- Creiamo un ambiente a misura di bambino: come posizioniamo i giochi in casa? Se sono collocati in delle scatole o in degli armadietti non sono visibili e facilmente accessibili al bambino. Così facendo si aggiunge un passaggio al gioco libero. Se gli scaffali o le scatole in cui sono riposti i giochi sono già aperte inviteranno di più il bambino ad essere autonomo. Si possono pensare dei piccoli angoli da allestire in casa, con un tappeto e magari un tavolino ad altezza bimbo, che può diventare ad esempio un angolo lettura oltre che di gioco.
- Non proponiamo giochi a caso ai nostri bambini: ogni bambino ha i propri interessi. Alcuni bambini hanno più interesse verso il gioco motorio, altri verso quello simbolico o creativo. Cerchiamo di cogliere i loro interessi e di proporre loro delle attività che possano interessarli e stimolarli.
- Invitiamo il bambino al gioco in maniera accattivante: il gioco open ended, ovvero quello senza regole e obiettivi prestabiliti, si presta bene, perché è composto da tanti elementi che possono essere usati in infinite modalità diverse, e scatenare la fantasia.
Il gioco open ended è la massima espressione del gioco creativo, ovvero quello del tutto costruito dal bambino. Si possono proporre elementi naturali, ad esempio in legno, senza una particolare funzione: così facendo il bambino creerà ciò che più lo aggrada sulla base della sua immaginazione. Il gioco destrutturato stimola la creatività, e permette al bambino di creare nella realtà ciò che immagina con la propria mente.
Il gioco autonomo quindi sviluppa:
- Problem solving: capacità di trovare soluzione ad alcune situazioni;
- Pensiero divergente: il pensiero creativo del bambino.
Cos'è la rotazione giochi?
La rotazione giochi è una pratica per cui l’adulto predispone nello spazio del gioco del bambino solamente alcuni giochi, non tutti quelli che possiede. Tale selezione rimane a disposizione per un lasso di tempo che il genitore sceglie, anche in base all’uso che il bambino ne fa: se li utilizza con interesse possono essere mantenuti più tempo a disposizione, se invece non vengono utilizzati si può procedere con la rotazione.
Ci sono poi dei giochi che restano fissi come degli evergreen, e sono quelli “preferiti” dal bambino, quelli con cui gioca sempre.
La rotazione si basa sull’interesse del bambino, e l’interesse sviluppa l’apprendimento: se il bambino è interessato a ciò che fa è più curioso, attivo, propositivo. Alla base della rotazione giochi, quindi, c’è l’osservazione del bambino, dei suoi interessi e delle sue capacità. Si possono stimolare delle aree che non hanno ancora ricevuto interesse, ma senza provocare frustrazione nel bambino. È bello che la casa sia un posto in cui il bambino possa provare soddisfazione per ciò che fa.
Nella rotazione giochi possiamo proporre attività diverse, per alternare tipi di gioco diversi che sviluppano capacità e competenze diverse.
Ad esempio, la motricità fine permette di acquisire capacità e competenze manuali.
Per svilupparla, possiamo proporre:
- Colla col pennello;
- Forbici
- Glitter
- Adesivi attacca e stacca.
Per incentivare lo sviluppo motorio, invece, possiamo proporre ai più piccoli dei carrellini primi passi o una tavola d’equilibrio.