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BACK TO SCHOOL
Ritorno a scuola senza drammi!
di Sara Ghirelli
Da sempre settembre è un mese di “inizi”: per qualcuno si aprono le porte alla ripresa di abitudini e routine già vissute, per altri, a una vera e propria ventata di novità! A qualsiasi età, passare dai ritmi estivi a orari e consuetudini scolastiche può essere più, o meno, difficoltoso!
Luglio e agosto rappresentano un periodo intenso, carico di scoperte e avventure: spesso i bambini vivono esperienze uniche, tessono nuovi legami, approfondiscono relazioni con adulti che, talvolta, durante l’inverno, vedono meno (i nonni, gli zii, gli amici di mamma e papà..).
Ritornare alla routine dettata dai ritmi scanditi da scuola, sport, compiti e attività extra è una vera e propria transizione che possiamo immaginare come un reale allenamento di emotività. Proprio così: tutte le occasioni in cui i nostri figli escono dalla “zona di confort” sono, per loro, potenziali situazioni in cui sperimentare se stessi, il proprio carattere e acquisire o rafforzare le competenze emotive.
Siamo noi adulti, guide e punti di riferimento, che scegliamo, ogni giorno, come accompagnare la loro crescita e come permettergli di attraversare le piccole o grandi difficoltà con resilienza e determinazione.
Una parola importantissima, da tenere a mente, di fronte al rientro a scuola è “FIDUCIA”.
Fiducia nel bambino o nella bambina, nelle sue capacità di adattamento; fiducia nella scuola che abbiamo scelto per lui o per lei, nelle/negli insegnanti o educatori/trici; fiducia in noi stessi e nell’impatto che il nostro atteggiamento propositivo può dare in questa situazione.
Un rientro a scuola senza drammi non significa un rientro senza lacrime o piccole fatiche bensì una ripresa in cui ogni emozione è lecita e accolta per quello che è. Al centro di un inizio sereno, certamente, troviamo il rispetto dei tempi del bambino o della bambina che abbiamo di fronte senza paragoni o giudizi: lui o lei ha il proprio e personale percorso; non è una gara a chi fa prima o fa meglio, a chi si adatta da subito, a chi ha il comportamento più adeguato e vicino alle aspettative degli adulti.
La scuola è vita, non competizione!
Cosa può fare l'adulto per facilitare il rientro a scuola?
Scegliere un abbigliamento comodo
In tutta la fascia 0-6 anni il lavoro principale che fanno i bambini a scuola è legato all’acquisizione di autonomie sempre più importanti. Potersi muovere in modo comodo è essenziale! Immaginate una bambina in gonna e calzamaglia quanta fatica deve fare per andare in bagno a fare pipì e sistemare da sé i propri vestiti; oppure un bambino che deve togliere o indossare un paio di scarpe alte e con le stringhe. L’abbigliamento è un mezzo con cui assicurarci che i nostri figli non abbiano caldo o freddo e che si sentano a proprio agio in tutto ciò che possono e devono fare. L’abbigliamento comodo evita che il bambino o la bambina debba chiedere aiuto a un adulto, sentendosi così in grado di badare a se stesso/a, evitando inutili momenti di frustrazione.
Avere un atteggiamento propositivo
L’entusiasmo è contagioso! Mostriamoci felici e fieri dei nostri figli! Stanno intraprendendo qualcosa che, per loro, sarà molto impattante nella vita di tutti i giorni. Quello che impareranno non si fermerà semplicemente a nozioni e apprendimenti; il bagaglio” sociale e relazionale che la scuola permette di costruire è ricchissimo: li aiuterà a crescere e a formare gli adulti che saranno “domani”! Possiamo usare frasi come: “sono fiera/o di te!”, “sono molto orgoglioso/a di come sei!”, “so che costa fatica alzarsi presto ma sono certa/o che anche oggi le insegnanti hanno voglia di stare con te e ti proporranno attività belle!”
Evitare l'interrogatorio
Non preoccupiamoci se nostro figlio o figlia racconta poco o nulla della sua giornata! Dopo tante ore a scuola, spesso, il cervello ha proprio bisogno di “staccare” e dedicarsi ad altro. Concentriamo le nostre energie (sul breve e lungo termine) per relazionarci con fiducia reciproca così da essere certi che, nel caso si presentassero episodi rilevanti, lui o lei ce li racconterebbe spontaneamente. Evitiamo le classiche domande generiche appena usciti da scuola: “tutto bene?”, “com’è andata?”, “ti è piaciuto stare a scuola?”, “cos’hai fatto?”; spesso i bambini non sanno rispondere come ci aspetteremmo perché quello che ricordano nell’immediato è il momento appena vissuto; dentro di loro non hanno un resoconto dell’intera giornata e farlo è uno sforzo notevole (ecco perché spesso riceviamo risposte minime come “sì”, “no”, “non mi ricordo”)! Piuttosto poniamogli domande più specifiche, che li aiutino a ricordare e descrivere piccoli momenti:“cosa ti è piaciuto di più della giornata di oggi?” “siete usciti all’aperto anche se pioveva?” “l’insegnante mi ha detto che avete fatto un laboratorio: di cosa si tratta?”.
Leggi la nostra guida agli indispensabili per la scuola, per non scordare niente!
Nello specifico, sulla base dell’età del bambino o bambina, possiamo attivare piccoli accorgimenti che rafforzino il lavoro di squadra tra scuola e famiglia!
Asilo nido
Affrontare il periodo dell’ambientamento può essere molto impegnativo non solo dal punto di vista dell’organizzazione degli orari (i primi giorni i bambini frequentano pochissime ore) ma anche per quanto riguarda le emozioni messe in gioco! Per tanti si tratta del primo e vero “distacco” figli-genitori e, certamente, alcune emozioni creano subbuglio (già su di noi, immaginiamoci sui bambini!!). Ricordiamoci sempre che noi siamo il PORTO SICURO, l’ancora a cui aggrapparsi! Stiamo positivi e mostriamoci sicuri della nostra scelta! Se il bambino o bambina è triste e lo siamo anche noi con lui/lei, difficilmente lo/la aiuteremo a stare più sereno/a nel distacco! Facilitiamo la sua indipendenza coinvolgendolo/la nella preparazione del materiale; con i bambini molto piccoli possiamo “raccontare” cosa stiamo preparando, farlo noi ma insieme, in presenza loro. Descriviamo le nostre azioni mentre le svogliamo “ora preparo la sacchetta per il nido, stai qui con me così ti mostro cosa mettiamo dentro”. Sapere e conoscere quali siano gli oggetti che hanno con sé, facilita due aspetti: io bambino riconosco ciò che è mio in un ambiente diverso da casa e, allo stesso tempo, percepisco sicurezza nell’ambiente scuola in cui “le mie cose” hanno un posto.
Leggi qui per scoprire tutto quello che non può mancare per il rientro all'asilo nido!
Soft Sole >
Scuola dell'infanzia
Iniziare o riprendere la routine scolastica può attivare alcune resistenze da parte dei nostri figli; cambiano gli orari, si hanno delle scadenze, la mattina bisogna essere efficienti e non perdersi troppo nei giochi. Possiamo aiutarli attraverso la routine disegnata: una semplice colonna dove vengono descritte, attraverso i disegni, le azioni da compiere prima di uscire; ogni volta che ciascuna sarà completata, il bambino o la bambina potrà spostare la molletta sull’azione seguente. Sapere cosa succede e cosa accadrà, cosa devo ancora fare e cosa ho già fatto è un gradissimo stimolo all’agire! Ricordiamoci che, se i nostri figli hanno un evidente bisogni di tempi più lenti la mattina, sarà necessario anticipare il risveglio e, di conseguenza, la messa a letto!
Leggi qui per scoprire tutto quello che non può mancare per il rientro alla scuola dell'infanzia
Contenitori Porta Merenda >
Scuola primaria
È tempo di affidare al bambino o alla bambina le proprie responsabilità! Questo significa avere fiducia in ciò che può fare in autonomia, permettendogli anche qualche piccolo errore che lo/a aiuti a crescere e migliorarsi! Impostiamo delle buone abitudini legate alla preparazione del materiale scolastico, la merenda o il pranzo per il giorno dopo; intromettiamoci il meno possibile nella scelta dei vestiti e lasciamo che i nostri figli si sentano a proprio agio (secondo le loro sensazioni e non le nostre) nell’affrontare le ore a scuola. Rafforziamo la fiducia in loro, facciamoli sentire capaci e pronti per l’avventura del nuovo anno!
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Zaini Scuola >
Piccole attività che supportano un rientro a scuola sereno:
Asilo nido
- Passiamo a piedi davanti alla struttura e: nominare i giochi, raccontare cosa farà, nominare le educatrici/educatori.
- Creiamo un piccolo rituale di “saluto” approfittando delle situazioni in cui lasciamo nostro figlio o figlia ad un altro adulto. Pensiamo ad un modo per salutarlo/la che sia sempre quello e che sia ripetibile anche nel contesto “asilo”.
- Creiamo un piccolo libretto di foto con le persone più importanti della vita di nostro figlio o figlia. Potremo lasciarlo in asilo come supporto visivo in grado di creare connessione emotiva con il bambino e permettere un superamento del momento di crisi dovuta al distacco.
Scuola dell'infanzia
- Realizziamo un piccolo conto alla rovescia “grafico”: un mini calendario in cui il bambino o la bambina possa visualizzare quanto manca all’inizio della scuola.
- Leggiamo insieme il libro “Zeb e la scorta di baci”.
- Passiamo a piedi davanti alla struttura e: nominare i giochi, raccontare cosa farà, nominare le/gli insegnanti.
- Acquistiamo insieme il necessario seguendo, nel limite del possibile, i gusti del/della bambino/a.
- Impostiamo una buona routine mattutina (se necessario, aiutiamoci con un piccolo grafico di immagini che lasceremo a disposizione del bambino/a).
Scuola primaria
- Cogliamo l’occasione dell’acquisto del materiale come momento unico ed esclusivo!
- Festeggiamo questo importante inizio; mostriamoci fieri del nostro bambino o bambina!
- Accogliamo ogni emozione che emerga da questo grande inizio. I nostri figli non devono rispondere alle nostre aspettative!
- Deleghiamo il più possibile la responsabilità degli oggetti scolastici al diretto/a interessato/a.
- Tracciamo sul calendario un chiaro simbolo che indichi l’inizio della scuola.
- Realizziamo con un cartoncino una striscia della settimana e organizziamo visivamente gli impegni fissi extra-scolastici.
Novità Abbigliamento >
Ciao a tutti! Mi presento: sono Sara Ghirelli (@saraghirelli_), e sono un'educatrice montessoriana e una parent coach.
Cosa vuol dire? Che aiuto i genitori a trovare le proprie strategie per costruire benessere e serenità familiare! Il mio lavoro mi porta ad essere un supporto reale e concreto per i genitori, per accompagnarli nel loro percorso di costruzione di una relazione familiare serena, consapevole e fatta di comprensione e accoglienza reciproca.
Ogni difficoltà quotidiana diventa così un'occasione di apprendimento e di crescita.