Pulire ≠ Mondo pulito
Detersivi Eco
a cura di Letizia Riccieri
Siamo tutti presi da questa smania di pulire e igienizzare qualsiasi cosa, in casa tutto profuma e splende, puliam o anche la suola delle scarpe e i piedi dei nostri amici a quattro zampe, ma a che costo? Molti detergenti per la casa, i più comuni almeno, sono molto aggressivi e dannosi, sia per la persona che per l’ambiente.
Cosa contengono i detersivi tradizionali?
Hai presente la famosa frase “sa di pulito”? Ecco quello fa proprio male. I profumi, sono tra le sostanze più allergizzanti, soprattutto su chi ha la pelle più sensibile, i bambini e chi soffre di dermatiti etc. I profumi non apportano niente al fine ultimo del lavaggio, ma vengono utilizzati per coprire i cattivi odori di altre sostanze chimiche.
Quando la tua maglia torna splendente e bianca, non cantar vittoria, sono gli sbiancanti ottici, dei piccoli bricconcelli che ingannano i nostri occhi facendo sembrare il bianco più bianco. “E che male c’è, mi fregassero tutti così”, ti starai dicendo, ma non è così semplice. Queste sostanze vanno a depositarsi sui tessuti dei nostri vestiti che a contatto con la nostra pelle portano a dermatosi ed eczemi. Ma non solo, gli sbiancanti ottici abbassano anche la qualità del nostro capo di abbigliamento, rendendo le fibre non traspiranti.
Come negli shampoo, anche nei detergenti per la casa sono presenti i tensioattivi, i veri attori del pulito, ma come in tutte le storie che si rispettino anche qui bisogna distinguere tra i buoni e i cattivi. I tensioattivi di origine vegetale sono la nostra Cenerentola, che pulisce bene senza inquinare, mentre quelli di derivazione petrolifera sono Lucifero, il gatto della matrigna, che proprio non vuole bene a quei deliziosi animaletti. I tensioattivi sintetici non sono biodegradabili e la loro peculiarità è quella di aumentare la capacità di penetrazione delle sostanze chimiche in quelle organiche, la flora e la fauna marina ne sono le prime vittime.
Come riconoscere un detersivo ecologico da uno tradizionale?
La cosa più sicura e tangibile sono gli ingredienti e di conseguenza quello sconosciuto che viene chiamato INCI.
L’INCI di un prodotto è un po’ come la lista degli ingredienti di una ricetta, vi si può trovare tutto quello che c’è dentro. La nomenclatura degli ingredienti è scritta in inglese, latino per ingredienti farmaceutici e francese per la profumazioni, sicuramente non è semplice da decifrare, ma niente paura, arriva in nostro soccorso il Principe Azzurro, il Biodizionario!
Un database di prodotti che ci indica la loro accettabilità o meno, funziona come un semaforo, dal verde al rosso, dai prodotti ok agli inaccettabili. Quindi prodotti alla mano, è ora di scoprire con cosa sono fatti!
Un altro nostro amico ed aiutante sono le certificazioni. Ne esistono tantissime, e di vario genere, chi certifica la provenienza degli ingredienti, chi la lavorazione, chi certifica la mancanza di sostanze animali, chi la coltivazione biologica, insomma a voi la scelta. Quindi, telefono alla mano e studiare, si torna tra i banchi di scuola!