Pebble
Intervista a Samantha Morshed creatrice di Pebble
Ma quanto sono adorabili i prodotti Pebble? Questa dolcissima collezione di animaletti stravaganti e di giocattoli colorati
rende questo favoloso marchio il preferito del team di Family Nation.
E meglio ancora, tutti i loro prodotti sono 100% fatti a mano da gruppi di donne del Bangladesh, che vengono remunerate in modo equo,
garantendo un ambiente di lavoro sicuro e flessibile per coloro che ne hanno bisogno.
A noi questa gamma di prodotti piace tantissimo, così come ciò che essa rappresenta.
È questo il motivo per cui siamo particolarmente orgogliosi di essere i distributori ufficiali di Pebble qui in Italia.
Ed ora siamo entusiasti di presentarvi la mente che si cela dietro questo marchio straordinario, Samantha Morshed.
Ciao Samantha! É davvero bello parlare con te, grazie per averci dedicato un po’ del tuo tempo. Ci piacerebbe iniziare con il chiederti com’è nata l’ispirazione che ha portato alla nascita di Pebble?
Al nostro arrivo in Bangladesh come famiglia nel 2004, mi sembrò praticamente impossibile vedere così tanta povertà e non provare a fare nulla per dare una mano.
Nel corso degli anni, mi è capitato spesso di apprezzare i vari progetti di artigianato del Bangladesh e ho sempre avuto la sensazione che si potesse fare molto di più,
così con Hathay Bunano (l’organizzazione no-profit fondata prima del marchio Pebble) il nostro obiettivo era proprio quello di dimostrare che gli oggetti di artigianato potevano concretamente trasformarsi in una vera e propria industria di prodotti fatti a mano e in una preziosa opportunità di lavoro per le donne del posto.
E guarda quanta strada avete fatto da allora - incredibile! Come descriveresti Pebble in sole tre parole?
Fatto a mano, commercio equo solidale, naturalmente!
Questo è il nostro slogan e ha la stessa importanza oggi come quando abbiamo iniziato.
Ci piace tantissimo! E cosa rende, secondo te, i vostri prodotti così incredibilmente unici?
I prodotti fatti a mano sono tutti unici. Ogni articolo è leggermente diverso dall’altro. Questa è la gioia del fatto a mano.
Ed è ciò che dimostra che quel prodotto è stato realizzato con amore da una donna e, anche se si tratta di forme standard,
all’interno c’è sempre un po’ di colei che l’ha realizzato.
É un sentimento bellissimo che percepiamo decisamente nei vostri meravigliosi prodotti.
Ora: famiglia! Come riesci a bilanciare l’essere genitore con una vita professionale altrettanto impegnativa?
Per molti anni è stato piuttosto difficile! Non credo che ci sia una ricetta magica per questo.
Noi donne siamo tenute a saper fare tutto e non è per niente facile.
Quando i miei figli erano piccoli mi sentivo sempre divisa a metà tra l’assecondare i loro bisogni e quelli dell’azienda e a livello emotivo era molto complicato per me.
Lo scopo principale della mia attività era quello di rendere il mondo un posto migliore – un punto cruciale per quanto mi riguarda.
Credevo davvero che fosse possibile migliorare la vita di migliaia di donne ed ero e sono tuttora, assolutamente impegnata in questa sfida.
Ma i miei figli sono l’amore della mia vita. Entrambi sono nati piccolissimi e il più grande rimase in incubatrice per 10 giorni.
Nessuno potrà mai prepararti ad un evento simile e, dopo una cosa così, non sarai mai più la stessa persona.
Non esiste un vero equilibrio tra questi due bisogni – ho semplicemente affrontato un giorno per volta e cercato di prendere la decisione migliore che potessi prendere al momento. Ora i miei figli sono cresciuti – 15 e 13 anni – e quindi non hanno più bisogno di me come prima e adesso è molto più semplice riuscire a bilanciare le cose.
Tutto quello che posso dire è che con il tempo le cose si semplificano.
Beh, secondo noi il tuo esempio è davvero illuminante essendo riuscita ad ottenere così tanto in un momento difficile come quello in cui ci troviamo oggi!
Sappiamo che hai vissuto nel Regno Unito e in Bangladesh, ma qual è il luogo preferito in assoluto per le vostre vacanze in famiglia?
Amiamo particolarmente trascorrere le nostre vacanze in Tailandia e in Malesia. Ci sono tante isole bellissime e ci riteniamo fortunati di essere così vicini.
Quando vivevamo a Londra e i bambini erano molto piccoli, una vacanza in Malesia significava dover affrontare tante ore di volo e per questo motivo la scelta ricadeva generalmente su destinazioni più vicine a casa. Ma da Dacca si arriva a Bangkok in sole 2 ore. È uno dei più grandi vantaggi di questa location.
Siamo SUPER gelosi! Quindi se dovessi scegliere uno solo dei prodotti all’interno della gamma Pebble, quale sarebbe?
Non può che essere la piovra dato che tutt’ora è l’articolo più venduto della gamma ed è stato così fin dalla sua introduzione.
Per la maggior parte dei prodotti abbiamo affrontato un iter scrupoloso in termini di progettazione e riprogettazione, nonché di feedback e modifiche di colore e il percorso per arrivare allo sviluppo di un nuovo prodotto può rivelarsi particolarmente lungo.
Nel caso della piovra è stato tutto diverso. Una sera, mentre guardavo la TV, fui colta da una voglia improvvisa di creare una piovra e avevo solo tre colori di filato a disposizione nel mio cesto di lavoro. Ero troppo stanca per alzarmi e andare a prenderne degli altri nel mio negozio e quindi feci una piovra solo con quei colori che avevo sulle tonalità del verde e del turchese. E istantaneamente conquistò tutti. A volte è solo una questione di fortuna.
I nostri clienti adorano la piovra… e anche noi, è seduta con orgoglio nello showroom di Family Nation! Sapresti dirci quale aspetto del tuo lavoro ti soddisfa di più?
Senza ombra di dubbio vedere i bambini che portano a termine gli studi.
La maggior parte delle donne che lavorano alla realizzazione dei giocattoli Pebble, quando iniziano a lavorare con noi, la prima cosa che fanno è quella di estinguere tutti i piccoli prestiti e una volta rimosso quel fardello, la maggior parte di loro ha le idee molto chiare sulla volontà di lavorare alla creazione dei giocattoli Pebble per poter mandare i propri figli a scuola e, cosa ancora più importante, permettere alle loro figlie di continuare la scuola fino alla fine del liceo, per evitare i matrimoni in età precoce che avvengono quando le famiglie non possono più permettersi di far studiare le proprie figlie.
Poter vedere i bambini che completano gli studi è fantastico perché vuol dire che le generazioni future potranno godere di una vita migliore e più agiata rispetto ai propri genitori, con molte più opportunità rispetto a loro.