Imparare l'inglese è un gioco da ragazzi

testo di Rachele Bandecchi, Education Manager di Labsitters

 

Come posso avvicinare il mio bambino alla lingua inglese? Quali sono i libri/video/cartoni che posso usare con il mio bambino? C’è un’età “giusta” per insegnare al mio bambino l’inglese? Queste e molte altre sono le domande che si possono trovare nei blog per genitori e nelle diverse pagine socials dedicate alle famiglie... Perché? I genitori sono sempre più interessati ad avvicinare il proprio bambino all’apprendimento di una seconda lingua e cercano i modi migliori per far sì che il bambino si interessi e si diverta imparando.
Ma come? Ecco i nostri 5 consigli per avvicinare i bambini alla lingua inglese (e non solo):

 

 

1. 

Servitevi di un momento quotidiano vissuto con naturalezza e piacevolezza in cui instaurare una relazione fatta di suoni tutti nuovi da scoprire insieme. Quindi è importante che viviate l’interazione in lingua inglese con il vostro bambino come è stato con l’italiano, dapprima con parole semplici e ripetute più volte e poi aggiungendone altre fino ad articolare intere frasi.
Il fare insieme è lo strumento migliore perché il bambino si senta coinvolto fin da subito ad esempio mentre state preparando una torta mostrate e nominate gli ingredienti e gli utensili che state utilizzando chiedendo al bambino di toccarli e nominare insieme a voi... senza fretta, aspettando i suoi tempi. Alcuni bambini si lanciano prima altri hanno bisogno di maggior familiarizzazione con i nuovi suoni per provare a ripetere.

2. 

Aiutatevi con la musica! Il mondo delle canzoni in inglese per bambini è vastissimo ed aiuta molto il genitore non madre linguaad avvicinare il proprio bambino all’ascolto dei suoni della lingua inglese. La musica è coinvolgente e le semplici parole che si ripetono vengono naturalmente interiorizzate dal bambino.

3. 

I libri sono utilissimi: leggere una storia in inglese in cui poter associare alle immagini le parole scritte è altamente stimolante per il bambino. Per i più piccoli consigliamo libri “pop-up” quelli che aprendoli vengono fuori immagini in 3D ed anche i libri “lift the flap” in cui sollevare una parte della pagina che nasconde un’immagine, sono libri effetto sorpresa ed altamente interattivi che rendono il bambino protagonista dell’esperienza anche se piccolo e non legge in autonomia. Per i più grandi scegliere libri con un tema che appassiona il bambino è sicuramente una buona scelta, se spaventato dalle nuove parole troverà in un libro con un tema a lui conosciuto ed amato la piacevolezza di scoprire e non sifarà frenare dalla novità ma anzi la curiosità di scoprire sarà la spinta maggiore.

 

 

4. 

Usate la lingua inglese in situazioni quotidiane. Lavarsi i denti o preparare lo zaino per la scuola in modo tale che il bambino venga accompagnato alla scoperta della lingua in tutti i momenti della sua giornata e che viva l’apprendimento come naturale, come quello atto con la lingua madre.

 

5. 

Incoraggiate il bambino alla nuova lingua seguendo esperienze e corsi con ragazzi e ragazze madrelingua selezionati e formati che possono essere sia in presenza che online oppure la condivisione, per un certo periodo, con una ragazza alla pari in modo che il bambino sia totalmente immerso nei suoni della lingua.

 

La naturale fatica iniziale che avrà il bambino a comprendere sarà poi quella spinta che lo porterà ad articolare le parole nel modo appropriato e ad esprimersi in lingua con scioltezza e semplicità.

Non è mai troppo presto per imparare una nuova lingua ma è vero anche il contrario, non è mai troppo tardi! Seppur vero che il bambino sotto i 6 anni ha più facilità ad apprendere i suoni di una lingua è anche vero che se il genitore vive l’esperienza con il proprio bambino come realmente intima, divertente e piacevole perchè non farlo anche quando il bambino è più grande? L’importante è che sia un gioco e come tale dev’essere naturale, seguire i reali bisogni e competenze del bambino e naturalmente gioioso!

 

 

Have fun with Labsitters!

Labsitters è una giovane start up fiorentina, nata nel 2016 da un’idea di Giulia Fantacci, il cui progetto educativo si basa sull’ascolto e le attività esperienziali che i bambini e i ragazzi fanno interamente in lingua.
I Labsitters sono ragazzi e ragazze madrelingua, con una grande passione per l’insegnamento, selezionati e formati secondo il metodo Labsitters.
Insegnano inglese, francese e tedesco a bambini e ragazzi dai 3 ai 13 anni attraverso il gioco, laboratori creativi, esperimenti di scienze, canzoni e attività di teatro.
Labsitters è accessibile a tutti grazie ai laboratori online, organizza attività a domicilio e gestisce i Summer Camps a Firenze e Milano, in luoghi immersi nella natura e a contatto con gli animali per continuare ad imparare divertendosi e sperimentando anche durante l’estate!