DIRITTO ALL'ISTRUZIONE E AL LAVORO
L'importanza di garantire accessibilità e diritti a tutti
Ciao, sono Giulia e oggi voglio parlarvi di un tema che mi sta davvero a cuore, il diritto all'istruzione e al lavoro. Da viaggiatrice ho sempre sostenuto e lottato perché il diritto di viaggiare e di spostarsi liberamente fosse concesso e riconosciuto a tutti, ma se mi dovreste chiedere quale diritto reputo primario e più urgente la risposta sarebbe sicuramente il diritto all'istruzione. In italia, infatti, solo 1 scuola su 3 risulta accessibile e solo 1 su 6 utilizza strumenti tecnologici per supportare agli alunni; ancora meno scuole hanno a disposizione strumenti Braille.
Questo cosa significa?
Che un bambino che abbia una disabilità fisica avrà più difficoltà a trovare una scuola accessibile che possa frequentare, forse dovrà cambiare quartiere o addirittura città, e questo vorrà dire che i suoi compagni e i suoi amici vivranno probabilmente distanti da casa sua. Questo significa che un ragazzo con difficoltà di apprendimento non avrà accesso a strumenti tecnologici adeguati per supportarlo nello studio in classe, e finirà probabilmente ad essere più indietro nel programma, non perché sia meno bravo, ma soltanto perché non avrà avuto modo di esprimere le sue potenzialità e capacità al meglio.
Ma questo vuol dire anche che io, mamma in carrozzina, avrò le stesse limitazioni nella selezione della scuola, e la mia scelta dovrà necessariamente ricadere sulle scuole accessibili.
Scuola è socializzazione
La scuola, oltre ad essere ovviamente un luogo di apprendimento, è anche un luogo importantissimo di socializzazione. La classe infatti ricopre, dopo la famiglia, il primo e più importante ruolo di crescita per un bambino. Con i compagni impara a socializzare, a condividere, a litigare, a giocare. Molto spesso, soprattutto in tenera età, i compagni di classe sono anche gli amici con cui i bambini costruiscono letteralmente le basi del loro sviluppo sociale. Immaginiamo che tutto questo sparisca o che venga fortemente intaccato, in bambini che già possono avere difficoltà in altri aspetti della vita quotidiana. Già dai primi anni di vita cresceranno quindi in disparte, con scarse capacità di socializzazione e meno possibilità di crescere e diventare autonomi.
Lavoro è soddisfazione
Una buona istruzione è anche alla base di un buon lavoro, o per lo meno della possibilità di trovare lavoro. Si stima infatti che solo il 35% delle persone con disabilità sia occupata, praticamente per gli stessi motivi elencati sopra. Così come la scuola non è solo un luogo di istruzione ma soprattutto di socializzazione, il lavoro non fornisce solo l'indipendenza economica, ma realizzazioni personali, status sociali e ci identifica agli occhi delle altre persone.
Per tante persone io sono Giulia la psicologa o Giulia la travel blogger o Giulia la scrittrice e non solo Giulia la ragazza in carrozzina e penso che questo sia il primo passo per l'inclusione.
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