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VACANZE ED EMOZIONI:
Come gestire l'ansia dei bambini
con @langolo_di_sole
Le vacanze estive possono essere fonte di eccitazione, ma anche di ansia per molti bambini! Sono molte le situazioni che possono causare ansia durante le vacanze: la separazione dai genitori, l'adattamento a nuovi ambienti, la paura di nuove esperienze o la conoscenza di nuovi compagni di gioco.
Vedremo insieme come affrontare al meglio queste sfide e rendere le vacanze un'esperienza positiva per i più piccoli!
Ne abbiamo parlato con la dott.ssa Silvia Ferrero, Psicologa e Psicoterapeuta esperta in psicologia perinatale, per capire quale sia il modo più giusto per affrontare questi momenti delicati.
1. COSA SI INTENDE PER ANSIA DEI BAMBINI?
I bimbi sono dei vulcani e provano mille emozioni e ne manifestano altrettante. La fine della scuola e quindi il cambio di routine può provocare un senso di smarrimento, cioè l’ansia, perché non sanno più cosa aspettarsi. L’ansia è un modo di comunicare, le va lasciato spazio a questa emozione in modo da gestirla.
Bisogna accoglierla e ascoltare i bambini. Noi genitori vogliamo allontanarla, cercando di risolvere noi i loro problemi e pensando allo stesso tempo che il bambino non abbia motivo di essere "agitato" per una cosa cosí bella.
Invece non va evitata: è necessario accompagnare ed aiutare il nostro piccolo a costruire una cassetta degli attrezzi che utilizzerà lui stesso per risolvere i suoi futuri problemi.
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2. COME MANIFESTANO L'ANSIA I BAMBINI?
Tutto ciò che non è normale è un campanello d’allarme. Dobbiamo metterci in osservazione e capire cosa ci sta dicendo il bimbo.
Il bambino quando sente compresa la sua emozione, riconosce cioè che abbiamo capito il suo disagio, si placa. Il compito di noi genitori è quello di tradurre le sue emozioni in parole.
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3. CONSIGLI PRATICI SU COME GESTIRE L'ANSIA IN VACANZA?
- Parlare con loro: anche con i più piccoli, cercando di metterci al posto loro. Per loro è un cambiamento e come tale li destabilizza.
- Cercare di creare una routine di vacanza che ricordi quella di casa: portare il peluche con cui dorme, il cuscino se più grandi. Mantenere una routine di base sugli orari dei pasti e sul sonnellino pomeridiano che può essere utile per ritrovare la tranquillità.
- Calibrarsi: è necessario abbassare le proprie aspettative e ricalibrarle in base alle energie del bambino. Se un giorno il piccolo è stanco non dobbiamo imporre un'attività che richiede troppa concetrazione; portiamolo a giocare al parco, magari il giorno dopo andrà meglio! Questo non significa che dobbiamo essere succubi, se abbiamo prenotato e pagato un biglietto ad esempio, ci possiamo imporre, l'importante è essere flessibili, qualora si possa.
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4. STRATEGIA PER AFFRONTARE IL PROBLEMA QUANDO CI TROVIAMO IN VACANZA.
Il mio consiglio è quello di non forzare la mano: cerchiamo di fare cose gradualmente. Un buon metodo per tranquillizzarlo è quello della respirazione poichè gli permette di buttar fuori le emozioni.
Nella praticità si può pensare a:
- Il pensiero magico(consigliato dai 2 agli 8 anni): proviamo a dire loro che l'acqua è magica ed ha il potere di far scomparire la rabbia e l'ansia.
- Urlare in un barattolo chiuderlo e poi buttare il contenuto fuori dalla finestra!
- Mettere musica per rilassare o scatenarsi.
- Facciamo conoscere loro il posto in cui sono, cosicché possano prendere dimestichezza e che si trovino un po’ più a loro agio.
Le parole chiave sono accogliere/ascoltare.
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