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Giochi e Libri che educano all'inclusione
con @latatamaschio
I libri e i giochi possono essere utilizzati come strumento per far capire al bambino l’importanza della diversità; in che modo? Ne abbiamo parlato con Lorenzo Naia, alias @latatamaschio, che ci ha dato dei consigli pratici su come poter educare i nostri bambini all’inclusione delle diversità.
La sensibilità in questi ultimi anni sta cambiando e gli scrittori e gli editori stanno lavorando molto in questo senso. Una narrazione costruita a tavolino può aiutare, ma spesso la parte artificiosa va ad intaccare quella creativa. Il pericolo potrebbe essere che il bambino percepisca di essere “indottrinato”.
L’occasione da sfruttare, invece, è quando è il bambino a chiederci qualcosa di specifico: in quei momenti è importante non sottrarsi alla domanda e cercare di rispondergli in maniera approfondita. Tali domande solitamente arrivano dalle frequentazioni esterne all’ambito familiare, attraverso le quali il bambino oltre ad imparare cose diverse, si pone anche interrogativi che, se accolti nel modo giusto possono diventare degli ottimi spunti di dialogo genitore-bambino.
Chiaramente a seconda dell’età il nostro approccio dovrà essere diverso. Ad esempio, i bambini nella fascia 0-6 anni sono molto egoriferiti: per capire a fondo di cosa si sta parlando hanno la necessità di immedesimarsi. Hanno bisogno, cioè, di essere loro la misura delle cose per capirle.
- Non mortificare: se un bambino mostra interesse per qualcosa “da femmina” cerchiamo di non demonizzarlo, ma anzi di valorizzarlo.
- Cogliere le occasioni che arrivano dalle richieste dei bambini: alleniamo il bambino ad “uscire” un po’ da sé, per comprendere appieno il punto di vista dell’altro.
- Utilizzare l’espediente del racconto in cui i protagonisti sono altri- lascia al bambino un’educazione senza essere eccessivamente diretti.
Ecco tre consigli pratici per educare all’inclusività
1. Mostrare ai bambini la pluralità e la varietà delle cose:
Nella scelta dei libri e dei giochi assecondiamo i loro gusti, ma proponiamo anche qualcosa di diverso. Questo permetterà loro di sviluppare il proprio gusto e di evitare l’omogeneità; .
Assecondiamo ciò che piace ai nostri bambini nella scelta dei giochi e dei libri, ma facciamo trovare loro anche una proposta un po’ diversa, nel contenuto e nella grafica. Così il bambino svilupperà un proprio senso estetico e si interfaccerà con altre realtà, altre visioni.
Rompiamo l’omogeneità, cosicché se il bambino arriva a dire che qualcosa non gli piace sapremo che l’ha comunque provato.
2. PRACTICE ON YOUR GRAMPA (allenati con tuo nonno)
l’apertura mentale arriva in primis dalle nuove generazioni. Capita spesso che i bambini imparino delle buone abitudini (come ad esempio la raccolta differenziata) che poi non vedono replicate a casa dei nonni. Possiamo passare tramite i bambini per arrivare a educare anche i nonni! Per di più, abituandoli al confronto alleneremo la riflessione.
3. STORY SACKS
sono delle borse di cotone all’interno delle quali inserire degli oggetti che possono completare o ampliare delle narrazioni: possiamo utilizzarli sia durante la narrazione, sia prima, sia dopo. Ad esempio, leggendo cappuccetto rosso possiamo inserire nella borsa qualcosa da mangiare (che è ciò che cappuccetto porta alla nonna, o la merenda che si farà una volta letta la storia), qualcosa di peloso che ricordi il pelo del lupo, ecc. Sarà divertente inserire degli oggetti che prolunghino il momento di riflessione su una narrazione.
Libri per intavolare conversazioni con i bambini:
- “Noi siamo qui” di oliver jeffer: immagina di raccontare al figlio com’è il mondo e come funziona. Ne esce che siamo tantissimi e tutti diversi!
- “Famiglie favolose”: raccolta di fiabe che potessero raccontare tipologie di famiglie diverse ispirandosi a famiglie che esistono in natura.
- “Case attorno al mondo”: si vedono tante case diverse, che lasciano intendere che all’interno ci sono persone diverse.
- “Viva la danza”: un bambino ama molto danzare, viene visto con sospetto ma la sua passione è così travolgente che coinvolge poi tutti.
- “Cosa faremo da grandi”: prontuario di mestieri per bambine e bambini che rompe gli stereotipi.
La rappresentazione fa tanta differenza, a partire dal gioco e dalla narrazione: per esempio, i giochi Melissa & Doug sono pensati per tutti: tutti i giochi simbolici - che ad esempio riproducono professioni e mestieri - presentano sulla confezione un bambino e una bambina, per non relegare quel ruolo ad un solo genere, ma lasciando piena libertà al bambino di diventare chi preferisce. Questo risponde bene al bisogno di pluralità.
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