4 domande togli-dubbi per iniziare ad allattare

 

 

Essere mamma non è semplice, soprattutto quando si sperimenta questa nuova emozione per la prima volta. Ecco quindi 4 domande togli-dubbi, tra le più frequenti, che passano per la testa di una neomamma. 

 

1. Quanti giorni ci vorranno perché il mio latte venga prodotto?

 

Il latte materno viene prodotto grazie all'azione di numerosi ormoni che circolano nel corpo della donna durante la gravidanza. Fra i tanti ormoni che influiscono sul processo della lattazione, i due principali sono la prolattina e l'ossitocina: la prima è responsabile della produzione del latte, la seconda invece della sua emissione. Già dal quinto mese di gravidanza il seno è pronto per la produzione del latte, durante l'ultimo periodo il seno comincia a produrre il colostro, una prima forma di latte molto nutriente e concentrata. Quindi anche prima di partorire, il latte è già "dentro" al colostro che avete iniziato a produrre da quando eravate incinte di circa quattro mesi.

 

Se invece ci riferiamo alla montata lattea vera e propria allora dovrete aspettare qualche giorno dalla nascita del bambino. Circa tre o quattro giorni dopo il parto noterete il vostro latte in aumento, con il seno sempre più pieno, più solido e pesante. Durante i primi giorni di vita vostro figlio si nutririà del colostro che è un "primo latte" denso e ricchissimo di sostanze nutritive, sviluppando inoltre il riflesso di suzione.

 

È molto importante allattare il bambino molto presto e spesso, a partire da un'ora dopo il parto. È un modo efficace anche per aumentare l'attività della prolattina nel seno, che contribuisce ad assicurare un abbondante e costante produzione di latte.

 

Pochi parlano della possibilità che tra colostro e produzione del latte ci possa essere un vuoto di qualche giorno dove non si produce assolutamente nulla. Non preoccupatevi se il latte non arriva subito. Per molte mamme, soprattutto dopo il cesareo, ci vuole quasi una settimana intera per veder arrivare il latte. Durante questi giorni si può tranquillamente dare latte formulato in bottiglia. Se nei primi giorni il latte prodotto è poco, pompatelo e aggiungetelo al latte artificiale nella bottiglietta. Una volta che il vostro latte verrà prodotto abbondantemente rimetterete il neonato al seno.

 

 

2. Quando devo iniziare l'allattamento al seno? Subito dopo la nascita?

 

Tenere il bambino vicino a voi il più presto possibile dopo la nascita è di solito la scelta consigliata. Dopo il parto, mamma e neonato sono stanchi, ed è importante quindi che possano instaurare subito il primo contatto extrauterino e che siano liberi di riposarsi insieme. È consigliabile quindi che la madre e il bambino non siano separati, anzi, che venga favorito un immediato approccio al seno della madre per avviare subito l'allattamento materno, preferibilmente entro un'ora dalla nascita.

 

Alcuni bambini potranno attaccarsi istintivamente, mentre altri si limiteranno solamente ad annusare e leccare il capezzolo. Ma non bisogna preoccuparsi troppo se lui/lei non vuole attaccarsi subito perché i bambini nascono con nutrienti sufficienti per durare molte ore prima di sentirsi affamati.

 

Iniziare l'allattamento entro un'ora dal parto è anche un modo per sfruttare la veglia del neonato dopo la nascita. Dopo un periodo iniziale di veglia il neonato spenderà gran parte delle prossime 24 ore dormendo.

 

Dopo due o tre giorni dal parto (tempo fisiologico, che va atteso per la formazione della montata lattea) il colostro si trasforma gradualmente in latte di transizione, e successivamente, nelle prime due o tre settimane, in latte maturo.

 

La montata lattea compare dopo 3-5 giorni in media (ma anche più tardi); le mammelle possono gonfiarsi, e in certi casi possono dolere. Il meccanismo alla base della montata lattea è l'aumento della prolattina. La produzione di latte si regolerà in base alle effettive necessità del neonato, seguendo la tipica legge della domanda e dell'offerta: più il bambino succhia e più il latte viene prodotto. Il neonato infatti tramite la suzione, dà vita ad un riflesso nervoso che assicura una continua e abbondante produzione di prolattina. Al contrario l'eccesso di accumolo nel senso inibirà la produzione di latte. È molto importante, quindi, fin dall'inizio, non interferire in alcun modo con i ritmi di suzione del neonato: l'allattamento dovrà essere a richiesta e non soggetto ad orari.

 

Ci potranno volere un paio di tentativi prima di allattare in modo perfetto, ma è importante ricordare che il bambino si deve attaccare al seno con la bocca spalancata per prendere in bocca quanta più possibile della vostra areola (l'area di colore scuro del seno). Quindi in bocca non solo la punta del capezzolo. Se il bimbo non è ben attaccato al seno non riesce ad estrarre molto latte e quando sente che il flusso di emissione rallenta lui SI ADDORMENTA. Controllare quindi che l'attacco al seno sia corretto. Se il bambino si addormenta al seno, cercate di svegliarlo facendogli un po' il solletico sotto i piedini o spogliatelo e cambiatelo. Controllate anche che la suzione sia efficace. Dovete vedere una pausa di deglutizione. Il mento che cambia posizione è il segno più chiaro che le cose stanno funzionando bene.

 

 

3. Quanto spesso devo allattare il mio bambino?

 

 

Questa è una delle domande più comuni che una neomamma si pone perché convinta che debba esistere uno schema di allattamento ben definito. Tuttavia non esiste una tabella giornaliera di allattamento ed è anzi meglio non programmare a tavolino le poppate ed evitare di far mangiare il bambino ogni 3/4 ore per esempio. Tutti i bambini, ma soprattutto quelli che sono allattati al seno, dovrebbero essere alimentati a richiesta cioè tutte le volte che hanno fame. Tutti i bambini sono diversi ma imparerete a capire velocemente quando vostro figlio vorrà mangiare. I segnali di fame nel bambino sono infatti abbastanza evidenti, e compaiono prima del pianto (che è un segnale tardivo). Per capire che il bambino inizia ad avere fame dobbiamo scorgere i seguenti comportamenti:

- Il bimbo inizia a muovere la testa da un lato all'altro

- Inizia ad aprire la bocca

- Mette le manine aperte o pugnetti in bocca

- Arriccia le labbra come a voler succhiare

- Allunga gli srti a mo' di stretching

- Muove la bocca in direzione di qualcosa che sta accarezzando o toccando con la guancia (Questo è il movimento tipico del bimbo che si sta per attaccare al seno)

Quando la madre riconosce questi segnali è opportuno che allatti il bambino. Occorre tenere presente che ogni lattante ha esigenze particolari e che numero, ore dei pasti e durata delle poppate vanno adattati ad ogni singolo caso. è consigliabile quindi trascorrere molte ore con il bambino, per comprendere i segnali che manda e rispondere ai suoi bisogni, e mettere da parte per quanto possibile le altre faccende, come i lavori in casa, gli impegni professionali e altro.

 

Molti bimbi allattati al seno mangiano per 10/12 volte al giorno, o anche di più, e ci sono occasioni nelle quali vogliono fare poppate molto ravvicinate. Dopo essere venuti al mondo, i neonati hanno riserve di grasso e di fluidi per circa un giorno o due. Ma se il tuo bambino dorme molto per le prime 24/48 ore, dovresti comunque cercare di svegliarlo di tanto in tanto per le poppate. Ci sono alcuni metodi che puoi usare per stimolarlo a mangiare: per esempio puoi svestirlo e cambiargli il pannolino per spingerlo a svegliarsi; puoi sdraiarlo nudo sul tuo seno in modo che cerchi il capezzolo oppure far cadere qualche goccia di latte sulle sue labbra. Puoi massaggiarlo o fargli un po' di solletico sotto i piedini. Naturalmente non constringerlo a mangiare spingendolo con forza contro il tuo seno perché potresti ottenere l'effetto contrario. Puoi anche iniziare a tirare il latte ogni due o tre ore per stimolare il tuo seno a produrlo. L'ostetrica controllerà che tuo figlio non si disidrati e che la sua urina e le sue feci siano a posto.

 

 

4. Il mio bimbo riceve abbastanza latte?

 

Le madri che allattano si chiedono spesso come essere sicure che il bambino stia assumendo abbastanza latte. Poiché non è possibile determinare visivamente quanto latte il bambino ha ingerito, è necessario utilizzare dei metodi alternativi per capire se l'alimentazione è adeguata.

Norme generali come l'aspetto del neonato, la quantità di urina prodotto in un giorno ed il comportamento tra un pasto e l'altro sono tutte informazioni che aiutano a capire se il bimbo mangia abbastanza. Nel lungo periodo invece un adeguato aumento di peso è il migliore indicatore che il bambino sta ricevendo la quantità di latte di cui ha bisogno, ma attenzione perché le tabelle relative all'aumento di peso dei bambini alimentati con latte artificiale non sono appropriate per i neonati allattati al seno.

 

Per sapere se il vostro bambino si sta alimentando a sufficienza dovete anche fare attenzione ai movimenti della bocca del neonato mentre sta succhiando. Il neonato riesce ad ottenere una buona quantità di latte solo se succhia in modo corretto. Quando un bambino sta succhiando il latte il mento si ritrae e si abbassa. Poi c'è una pausa nella quale il mento forma una posizione normale (il bimbo ha inghiottito il primo sorso di latte). E la sequenza si ripete per i sorsi di latte successivi finché il neonato non si sente sazio.

 

Un bambino che evacua correttamente ci rassicura sul fatto che sta ricevendo un'alimentazione adeguata. Nei primi giorni dopo la nascita il bambino deve evacuare il Meconio, una sostanza di un verde scuro, quasi nero. Il Meconio si accumula nell'intestino del bambino durante la gravidanza e viene espulso nei primi giorni. Dal terzo giorno in poi le feci iniziano a diventare più chiare perché il bambino inizia ad ingerire il latte. Il controllo della frequenza e la quantità di espulsione delle feci è uno dei modi migliori per capire se il vostro bambino sta ricevendo abbastanza latte. Dopo i primi 3/4 giorni, il bambino dovrebbe evacuare una quantità maggiore di feci, e alla fine della prima settimana evacuerà ogni giorno 2/3 volte con feci di colore giallastro. Dopo le prime 3/4 settimane alcuni neonati allattati al seno possono ridurre la frequenza di evacuazione. Fino a quando il bambino sta bene, e le feci sono normalmente morbide e pastose e non è presente stitichezza non c'è bisogno di preoccuparsi.

Anche la quantità di urina prodotta dal neonato è un indicatore della quantità di latte assunto durante le poppate. Dopo il quarto/quinto giorno di vita il neonato deve riuscire a bagnare circa sei pannolini al giorno (il pannolino deve essere ben bagnato e non appena umido). Se il vostro bambino ha proprio questa caratteristica potete star certe che sta ricevendo una grande quantità di latte (se si prende solo latte materno). I nuovi pannolini "super asciutti" sembrano sempre molto asciutti ma quando sono pieni di urina diventano belli pesanti. Quindi con pannolini di questo tipo non si riesce a vedere l'umidità prodotta dal bimbo ma possiamo apprezzare un cospicuo aumento di peso del pannolino.